Per chi possiede una piccola attività locale, ad esempio un parrucchiere, un’estetista, un negozio in provincia, molto spesso la promozione e il marketing si riducono al passaparola, alla cura della vetrina e a qualche attività di marketing tradizionale come il volantinaggio.
D’altra parte, il marketing online è spesso visto come un’attività per siti ecommerce o grosse attività commerciali.
In questo post andiamo a vedere come in realtà il web marketing si possa applicare in modo performante e mirato anche a piccole attività locali, lontani da grandi centri, la cui clientela spesso è composta da persone che abitano nei limitrofi dell’attività.
Le 6 strategie di acquisizione clienti per piccole o media attività locali di cui parleremo consentono infatti al titolare di un negozio di intercettare persone che coincidono con il proprio target in una ristretta zona geografica, come i dintorni di un quartiere o un comune.
Vediamole insieme partendo dalla prima, la notorietà in zona di Facebook Advertising.
Raggio chilometrico di Facebook Advertising
Aggiornamento: la “notorietà in zona” non è più disponibile come obiettivo promozionale, ma è comunque possibile targetizzare per raggi a chilometraggio molto basso.
La notorietà in zona è una funzione di Facebook Advertising che ti consente di mostrare i tuoi annunci su Facebook a chi abita entro un arco chilometrico predefinito.
Una volta entrato nella Gestione Inserzioni di Facebook Advertising, scegli l’obiettivo “Raggiungi le persone vicine alla tua azienda”:
Una volta fatto, inserisci l’indirizzo della tua attività locale e scegliere l’arco chilometrico in cui visualizzare le inserzioni, a partire da un chilometro:
Perchè la notorietà in zona è uno strumento efficace per attività locali?
Perchè le attività locali hanno una clientela che solitamente viene dai limitrofi.
Facciamo un esempio: Paolo è un Parrucchiere che ha il suo salone in provincia di Padova, a Conselve, 20 km dal centro.
Chi è la clientela (target) di Paolo?
Probabilmente donne, di età compresa tra i 25 e i 65, che abitano in un arco di 5 km dalla sede del salone. Attenzione, non pretendo che questo sia un target esatto, in ogni caso è altamente plausibile che un’attività come un parrucchiere abbia una clientela che vive nei limitrofi del negozio.
Ecco perchè la notorietà di zona può essere una strategia efficace per Paolo: perchè gli consente di andare proprio a rendersi visibile alle potenziali clienti che risiedono nella propria zona di influenza con una strategia specifica, ad esempio un taglio o un colore a prezzo concorrenziale.
Il Targeting per Raggio di Google Ads
Anche Google Ads, il programma pubblicitario di Google, permette di mostrare i propri annunci a persone che si trovano in una determinata area geografica o hanno manifestato interesse per essa.
Una volta creata una Campagna, nella sezione località delle impostazioni puoi scegliere una determinata località di provincia.
Riprendiamo il caso di Paolo il parrucchiere di Conselve: in questo caso Paolo potrà selezionare non solo il comune dove è ubicata la sua attività.
Ma anche selezionare un raggio chilometrico a partire da un indirizzo specifico, a partire anche qui da 1 km:
Analogamente alla notorietà in zona di Facebook Ads, il targeting per raggio di Google Ads permette di targetizzare il proprio annuncio in un raggio limitrofo a dove è situata la propria attività.
Il targeting per raggio di Google Ads e la notorietà in zona di Facebook Advertising sono strumenti ideali per qualsiasi attività, siano parrucchieri, pizzerie per asporto, ristoranti, negozi di bricolage, i cui potenziali clienti vengono dai limitrofi.
Google My Business
Abbiamo visto come un’attività locale può rendersi visibile su Google con il targeting per raggio. Ma questa modalità di targetizzazione di Google Ads non è l’unica per rendersi visibile su Google.
Come saprai, rendersi visibile su Google è possibile non solo con i risultati sponsorizzati di Google Ads ma anche tra i risultati organici SEO.
Attenzione però: per un attività locale un posizionamento organico tradizionale, ovvero usando parole chiave è una strategia poco sensata. Cerchiamo di capire il perchè con un esempio.
Ipotizziamo di avere un ristorante – trattoria ancora una volta a Conselve, o in qualsiasi comune non vicinissimo a una grossa città.
Il primo passo di un lavoro di posizionamento organico SEO è la scelta delle parole chiave. Nel nostro caso, da un veloce brainstorming, potrebbero emergere delle parole chiave come “ristorante Conselve” o “trattoria Conselve”.
Se andiamo a verificare sullo strumento di Pianificazione delle parole chiave di Google Ads quante persone cercano su Google le nostre parole, ecco cosa scopriamo:
Con 20 o 30 ricerche mensili locali, anche posizionandoci in prima o seconda posizione in prima pagina, con un CTR stimato del 10-15% andremmo a ottenere probabilmente 4 visite al mese, un pò limitate, tanto più che visite non significano prenotazioni!
Se poi andiamo a vedere i relativi risultati di ricerca di queste parole chiave, notiamo che i primi risultati sono occupati da mappe di Google:
I risultati che vedi in questa SERP sono probabilmente la maniera più efficace per rendersi visibile su Google senza Google Ads: per inserire la propria attività tra questi risultati è necessario innanzitutto iscriversi a Google My Business, che ti consente di mettere in evidenza le giuste informazioni sulla tua attività nella Ricerca Google e su Maps.
In questo modo le informazioni verificate sulla tua attività possono essere visualizzate su Google Maps, permettendo così a potenziali clienti di rendere visibili i tuoi contatti, le valutazioni e le recensioni sulla tua attività:
Una volta inserita la propria attività su Google My Business, bisogna procedere con alcune accortezze per il posizionamento della propria attività sulle Mappe di Google, la cosiddetta Local SEO.
Sms Marketing
Abbiamo visto alcune strategie per raggiungere potenziali clienti che risiedono in un raggio chilometrico limitrofo alla propria attività.
Ma come fare a vendere di più ai clienti attuali? O semplicemente connettersi con quelli che entrano in negozio senza comprare, ad esempio chi entra in un negozio di abbigliamento giusto per “dare un’occhiata”?
Ipotizziamo il caso di Paola, che ha un negozio di abbigliamento in provincia.
Qualcuno vede la vetrina, entra e dà un’occhiata: probabilmente uscirà senza comprare, perchè ci deve pensare o chissà.
Un ottimo modo per connettersi all’utente e poterlo informare di eventuali promozioni o altro, insomma di farlo rientrare in negozio, è creare una “tessera fedeltà” che consenta sconti o promozioni: in cambio di uno sconto sul primo acquisto potresti chiedere al tuo cliente di lasciare i propri dati.
In questo modo puoi ottenere:
- il numero di cellulare per inviare SMS, come vedremo tra poco;
- altri dati di contatto come l’email, utile per successive iniziative di email marketing;
- informazioni come sesso, località…che ti possono servire per capire il tuo target.
Gli SMS sono un modo diretto, veloce di informare il tuo potenziale cliente, sopratutto se il tuo target è composto da persone che non usano tanto la mail o se le tue comunicazioni richiedono di essere comunicate con prontezza, come nel caso di promozioni lampo.
Efficaci innanzitutto per la loro copertura a livello nazionale: i dispositivi mobili sono lo strumento con il più alto grado di penetrazione tra la popolazione: il 97% degli italiani ne possiede uno, per un totale di quasi 50 milioni di dispositivi.
Una volta ottenuti i numeri di cellulare di tuoi potenziali clienti, puoi usare dei sistemi per inviare SMS su promozioni o altri eventi, con sistemi come SendinBlue.
Ma sono veramente efficaci gli SMS come strumento di marketing?
Secondo una statistica di Nielsen, The Mobile Consumer del Febbraio 2013, in Italia:
- l’89% degli intervistati trascorreva la maggior parte del proprio tempo col cellulare scrivendo e ricevendo sms;
- il 22% dichiarava di ricevere inoltre pubblicità via messaggio, scegliendolo di fatto come canale mobile preferenziale.
Proprio in merito alla pubblicità via SMS, secondo una statistica riportata da Ninja Marketing sul SMS Marketing, il ritorno dell’investimento di una campagna con coupon sconto via SMS si attesta tra il 15% ed il 40%, rispetto al 2% dei tradizionali coupon stampati;
Secondo uno studio compiuto da Vola.it, l’sms marketing:
- ha una diffusione universale: il 90% di chi ha un cellulare utilizza l’SMS (contro il 22% che usa l’email da mobile);
- é diretto e rilevante: il 97% degli SMS vengono letti entro 5 minuti dalla ricezione (rispetto al 10% delle email);
- è immediato e consente l’interattività: il 32% di chi riceve un SMS promozionale vi risponde / interagisce.
Email Marketing
Come abbiamo visto, una “tessera fedeltà” può essere un metodo efficace per acquisire contatti e informazioni sui nostri clienti e potenziali clienti.
Accanto al SMS, un metodo di comunicazione possono essere le mail.
A differenza del SMS, le mail sono ovviamente meno immediate e dirette e quindi possono essere sfruttate in 2 modi:
- o per l’invio di newsletter periodiche, ad esempio con sistemi come Sendinblue;
- o per intercettare i nostri clienti e potenziali clienti su Facebook e Google con annunci, grazie al Pubblico Personalizzato di Facebook Advertising.
Instagram Ads (Facebook Advertising)
Ritorniamo a Paola, la titolare di un negozio di abbigliamento di provincia.
La moda, come altri settori, si fonda molto sull’aspetto visivo, sulle immagini, sulle foto: quale canale migliore nel web per valorizzare i contenuti visivi come i vestiti del negozio di Paola con social visual come Instagram?
Oltre alla creazione del proprio profilo sui 2 social, un’attività locale come un negozio di abbigliamento può incrementare la visibilità dei suoi prodotti con i rispettivi programmi di advertising del social, Instagram Ads: vediamolo insieme.
Il programma pubblicitario di Instagram si può gestire come “posizionamento” tramite il programma pubblicitario di Facebook Advertising.
E’ chiaro che, analogamente a quanto abbiamo visto per l’obiettivo “notorietà in zona”, dovrai selezionare come target le persone che risiedono limitrofe alla tua attività.
Conclusioni
La grande sfida del piccolo commerciante è cercare di usare strumenti di marketing che consentano di intercettare il proprio target e allo stesso tempo avere un ritorno dell’investimento.
Se i mezzi tradizionalmente usati, come il volantinaggio e la cartellonistica pubblicitaria o le inserzioni nei giornali riescono difficilmente ad intercettare il target di potenziali clienti e ancora meno a far capire all’imprenditore il relativo ritorno dell’investimento, le 6 strategie di web marketing per piccole attività locali che abbiamo visto in questo post consentono di:
- definire e raggiungere con precisione il target dei propri clienti potenziali, soprattutto se interessano un’area geograficamente definita;
- procedere con un investimento minore rispetto ad altri canali ed assolutamente variabile, come nel caso di Facebook Ads, Google Ads, o addirittura gratuito come nel caso di Google My Business;
- capire con esattezza il ROI, il ritorno di investimento dell’iniziativa.
La tua attività di provincia che strumento usa per acquisire clienti? Parliamone nei commenti!