Cosa sono e come usare le Co Citazioni nella SEO
Negli ultimi mesi si parla delle co citazioni come importante fattore presente e futuro di posizionamento organico SEO. Cerchiamo di approfondire l’argomento partendo da una importante distinzione, quella tra co citazioni e co occorrenze (co-citation e co-occurence).
In questa guida alle co citazioni e co occorrenze ci proponiamo di trattare l’argomento in modo approfondito in 7 parti:
- Le co citazioni: definizione e applicazioni pratiche nella link building
- Le co occorrenze: definizione e applicazioni pratiche nella link building
- Come linkare senza link: l’uso corretto della menzione
- Test contro le co occorrenze
- Test a favore delle co occorrenze
- Dove inserire le co occorrenze
- Strumenti per il monitoraggio delle co occorrenze
Cosa sono le co citazioni?
Il termine co citazioni designa il fenomeno per cui:
- se il sito A linka il sito B
- e il sito A linka anche il sito C
- allora i siti B e C risulteranno correlati semanticamente agli occhi di Google , in quanto accomunati dalla co-citazione da parte del sito A.
Un’immagine, tratta dall’articolo relativo alla co-citation sul Search Engine Journal, esemplifica il concetto più di mille parole:
Il collegamento tra A e B e tra A e C non avviene necessariamente con un link, nella forma <a href>, ma può avvenire anche sulla base di una menzione, che porta Google a dedurre la similarità tra le due pagine menzionate.
Nelle co citazioni è quindi all’opera la proprietà transitiva, per cui un sito ne potrebbe aiutare un altro anche se non sono mai stati in contatto diretto, basta che i due siti (B e C) abbiano in comune un sito terzo (A) che li linka entrambi: a questo punto la link juice può essere passata avanti e indietro.
E’ chiaro che questo può funzionare in modo positivo o negativo.
Vediamone un’applicazione pratica negativa:
Occhiali Da sole
Viagra
Cialis
Ipotizziamo che in una pagina ci siano tre link, due a siti a tema pillola blu e uno a tema occhiali. Cosa potrebbe pensare Google? Che il sito che parla di occhiali da sole è correlato semanticamente a quelli delle pillole blu.
In sostanza il principio alla base delle co citazioni riprende vecchio adagio SEO “dei siti che linko mi guardo io, dei siti che linkano mi guardi Iddio” ;-D
Vediamo invece un’applicazione pratica positiva della co citazione.
Applicazioni pratiche della co citazione
Vediamo quindi le applicazioni pratiche della co-citazione nella pratica quotidiana di link building.
Ipotizziamo che A sia il sito dove vado ad inserire un link a B, che è il sito da posizionare. A questo punto, per sfruttare al massimo le potenzialità del funzionamento delle co-citazioni, dal sito A linkerò, oltre che B, anche un sito C, con le seguenti caratteristiche:
- deve essere un sito correlato all’argomento
- deve essere un sito in Trust, la cui importanza è riconosciuta da Google
In questo modo Google correlerà semanticamente due siti in quanto linkati o menzionati da una medesima pagina.
Linkare un altro sito in Trust e correlato, oltre al sito da posizionare, non è una pratica nuova nella SEO. Per evitare che la presenza di due link in un medesimo articolo faccia calare il peso del link relativo al sito da posizionare, basterà:
- allungare la lunghezza dell’articolo
- inserire il link al sito in trust sotto a quello del sito da posizionare
Cosa sono e come usare le Co Occorrenze nella SEO
Nel precedente passaggio, dedicato alle co citazioni, abbiamo sottolineato l’importanza di appartenere a un cluster di siti correlati semanticamente e come indurre Google a inserire il sito da posizionare in questo insieme semantico.
Proseguiamo il discorso qui con le co-occorrenze.
Cosa sono le Co Occorrenze?
Se le co-citazioni rispettano la regola transitiva, le co-occorrenze rispettano un principio già noto nella SEO, quello della SEO proximity, la prossimità delle parole chiave.
Riprendiamo un’immagine tratta dall’articolo relativo alla co-citation sul Search Engine Journal, che esemplifica il concetto:
Per co-occorrenze si intendono le occorrenze semantiche di un termine insieme ad un altro.
Se scriviamo, ad esempio:
nel sito webmarketing.academy si parla di seo
Google assocerà l’occorrenza dei termini contenuti nella frase come “seo” con il brand “webmarketing.academy”: se questa frase poi compare in un sito che parla di SEO, il cerchio si completa.
Pur in assenza di link, tantomano di link con anchor text “seo”, Google attribuirà al sito webmarketing.academy la connessione con la parola seo, in modo pressoché analogo di quello che avverrebbe se “seo” fosse l’anchor text dell’url www.webmarketing.academy
Salta subito all’occhio che le co citazioni renderebbero superfluo il link nella forma <a href>, segnando una svolta epocale nella link building (che dovrebbe anche cambiare nome, per chiamarsi citation building ;-D).
Analogie e differenze tra co citazioni e co occorrenze
Ok, siamo speciosi. In generale si può dire che mentre la co citazione associa due siti accomunati dall’essere linkati da un medesimo link, la co occorrenza associa particolari parole chiave a un brand per la loro reciproca prossimità.
Applicazioni pratiche della co occorrenza
A questo punto cerchiamo di capire come applicare praticamente la co-occorrenza alla nostra strategia di Link building.
I punti di forza della co occorrenza sono:
- non necessita del link, ma basta una menzione, ovvero una “citazione” della parola chiave in prossimità del brand univoco del sito da posizionare;
- ci consente di usare un anchor text “naturale”, senza parola chiave esatta;
- ci consente di sfruttare il peso che Google dà a tre fattori: pertinenza del testo in cui compare il link, autorità del sito in cui compare il testo, prossimità intorno al link delle parole chiave.
Vediamo come sfruttare praticamente questi vantaggi con tre possibili usi della co occorrenza.
Modo 1
Se cercate viaggi in Africa, cliccate qui.
In questo esempio abbiamo usato come anchor text “cliccate qui”, forma di anchor text “junk” che ci consente di usare un anchor text percepito come naturale da Google e allo stesso tempo dargli tematicità grazie alla presenza della parola chiave “viaggi in Africa” ubicata accanto.
Modo 2
Se cercate viaggi in Africa, andate su www.agenziaviaggiafricamia.it
In questo esempio abbiamo usato come anchor text l’url del sito, che ci consente di usare un anchor text percepito come naturale da Google e allo stesso tempo dargli tematicità grazie alla presenza della parola chiave “viaggi in Africa” ubicata accanto.
Modo 3
Se cercate viaggi in Africa,andate su sito dell’agenzia viaggi Africa Mia
In questo esempio non c’è un link vero e proprio, ma una semplice menzione testuale del Brand del sito (Africa Mia), con in prossimità la parola chiave “viaggi in Africa”. Più sotto vedremo come usare in modo corretto la menzione al posto del link, ovvero come linkare senza link.
Come e dove creare co citazioni (co-occorrenze): 7 consigli
Abbiamo visto cosa sono le co occorrenze e le co citazioni, i test a favore e contro e come usare la menzione in modo corretto.
Ora ci dedichiamo a come creare co occorrenze (chiamate spesso co citazioni in Italia).
Il punto di partenza è: se posso mettere un link, magari follow, perché rinunciarci per una menzione? Non ne vedo il motivo. Per quanto sia crescente il peso delle co occorrenze o co citazioni penso che dovrà passare di acqua sotto i ponti per arrivare a preferire una menzione a un link.
Però…c’è un però. Ci sono casi in cui ahimè, il link non è possibile metterlo. O per questioni tecniche (mancanza di possibilità di inserimento link) o per rischio di ban, censure, netiquette…come nel caso dei forum.
Ecco quindi che se troviamo un bel sito dell’ambito del sito da posizionare e magari pure in trust, perché non usare una menzione?
Vediamo allora dove e come creare le menzioni.
Come inserire le co citazioni (co occorrenze)
Dall’analisi delle SERP relative ai siti che si sono probabilmente posizionati (anche) grazie al peso delle co occorrenze, risultano alcune pratiche efficaci per collegare brand e parola chiave agli occhi di Google anche senza link:
Contestualità
Inserire le co occorrenze in siti tematici: la contestualità, uno dei criteri fondamentali della link building, vale anche qui: se un sito di tecnologia fa una recensione di un prodotto tecnologico non inserendo il link al sito del prodotto stesso, perché Google non dovrebbe considerarlo un “voto”, al pari di un link (seppur con meno valore)?
Trust
Riprendiamo l’esempio del sito di tecnologia visto in un precedente articolo: se è un sito importante, oltre che rilevante, la co occorrenza del brand e della parola chiave assumerà ancora più peso: pensiamo alla case history di Kickstarter.com, citato, anche senza link, da siti come Forbes, The Boston Guardian…
Co occorrenza nel title tag e nel contenuto
Se il nostro sito di tecnologia recensisce un prodotto come “il miglior frullatore dell’anno”, dove inserirà il nome del prodotto (brand) e la keyword (frullatore)? Plausibilmente almeno nel title tag e nel contenuto della recensione, posti dove guarda caso compaiono tipicamente le co occorrenze di brand + parola chiave nei casi visti.
Dopo aver visto come inserire le co citazioni o co occorrenze, andiamo a vedere dove inserirle.
Dove inserire le co citazioni (co occorrenze)
Commenti su blog
Sempre di più i commenti sui blog o sulle testate giornalistiche usano Facebook Comments. Risultato: nessuna possibilità di mettere link, nemmeno no follow. Allora perché non inserire una menzione del brand accompagnato in prossimità dalla keyword? Ecco 2 consigli a proposito:
- scegli articoli contestuali all’argomento del tuo sito
- inserisci il nome univoco del brand con vicina la keyword da posizionare
Web Directories
Quando segnaliamo un sito in una web directory, possiamo includere nel campo descrizione della directory il nome del sito o l’url (anche se non cliccabili) collocando molto vicini la parole chiave da posizionare.
Thread nei forum
Nei forum esistono 3 posti principali dove inserire link. Ma soprattutto, nei forum è giustamente sempre più alto il livello di vigilanza anti spammer. Prima con il no follow, poi con la censura di link, il ban, o l’inibizione della possibilità di mettere link.
Ergo…perché non citare? Soprattutto nel corpo del thread, zona più “sensibile”.
Ecco 2+1 consigli a proposito:
- scegli forum contestuali all’argomento del tuo sito
- inserisci il nome univoco del brand con vicina la keyword da posizionare
- non spammare 🙂
Social network
Facebook e Twitter: luoghi di perdizione, dove il no follow imperversa…allora perché non provare la co occorrenza o co citazione? Magari in una pagina, indicizzata da Google, o in un Tweet. I consigli sono analoghi ai casi precedenti:
- scegli Pagina Facebook e Tweet contestuali all’argomento del tuo sito
- inserisci il nome univoco del brand con vicina la keyword da posizionare
Articoli
Non poteva mancare la citazione nel corpo dell’articolo. In quali casi preferire una citazione a un link? Ad esempio con iniziative di link baiting, cercando di scrivere contenuti che vengano linkati e citati.
L’anchor text e link building sono morte?
Lo ammetto, è un titolo azzardato, il cui sottotitolo potrebbe essere: ma le co occorrenze sono davvero un fattore di posizionamento o solo un fuoco di paglia?
Continuiamo il discorso sulle co occorrenze andando a capire se al dì là dei rumors e delle teorie ci sono dei test che avvallano l’importanza delle co occorrenze come fattore di posizionamento.
Partiamo subito col dire che tra la comunità SEO italiana non ho trovato test completi se non delle piccole ammissioni. Detto questo, se voliamo oltreoceano, di test ne sono stati fatti molti, a partire da quello di Moz, che in un celeberrimo articolo attribuisce come causa del posizionamento di alcuni siti in specifiche SERP le co occorrenze, in assenza dei tipici fattori di ranking (come la keyword nel title tag).
Prima di prendere in considerazione nel dettaglio i test a riprova del valore delle co occorrenze nel posizionamento, partiamo ahimè con una premessa: è necessario stare attenti a non confondere la causa con l’effetto: le co occorrenze possono valere come fattore di posizionamento, ma facciamo attenzione ai falsi allarmi, ovvero ai casi in cui si parte con un presupposto e non si cerca la soluzione più ovvia per spiegare un fenomeno, come vediamo qui sotto.
Co occorrenze, il caso Moz
Prendiamo i casi riportati da SEOMoz: come ampiamente documentato da Seo By The Sea e Iacquire, il posizionamento anomalo dei siti riportati da Moz è riconducibile, più che al peso delle co occorrenze, a fattori più tipici, come tra gli altri:
- la presenza nelle anchor text dei link in entrata di keyword in partial match: ovvero, se un sito citato da Moz si posiziona per “manufacters directory” senza avere la key nel title e in altri punti nevralgici, potrebbe non essere per il valore delle co occorrenze (o non primariamente) ma perché il sito è linkato con keyword come “manufacters” o “directory”;
- l’attribuzione da parte di Google di sinonimi: magari il sito citato da Moz non è linkato con key come “manufacters directory” ma lo è da keywords come “business directory”. A questo punto si potrebbe supporre, come ben spiegato da Seo by The Sea, che Google attribuisca un rapporto di sinonimia tra “Manufacters” e “Business”, rendendoli intercambiabili.
Se le tre case histories riportate da Moz sono state ampiamente trattate da Seo by the Sea e Iacquire, prendiamo in considerazione altri due casi rimasti irrisolti: il caso Milgard.com e KickStarter.com.
Questi due casi sembrerebbero spezzare una lancia a favore delle co occorrenze come fattore di posizionamento.
I casi Milgard.com e KickStarter.com
Il caso riportato da Brad Knutson relativo al sito Milgard.com parte con premesse analoghe e ai casi di Moz: assenza della keyword nei principali punti On Page e presenza irrisoria della key, in forma exact match e partial match, tra le anchor text dei link in entrata.
Ok, i link paiono esclusi dagli imputati . Ma mancano le prove certe del colpevole: andiamole a cercare, in modo maccheronico, con un semplice comando su Google:
Effettivamente paiono esserci delle occorrenze dei termini windows, manufacters e Milgard insieme in numerosi siti, di cui tuttavia non saprei definire il livello di correlazione o trust.
Il caso riportato da Miles Design è invece immediatamente riscontrabile al presenza di siti in trust che citano, menzionano, il brand del sito senza linkarlo:
In effetti dalla SERP riportata sembrerebbe che numerosi siti associno, in punti come title tag e contenuto, il brand Kickstarter con la parola chiave Crowd Funding e tra questi siti ce ne siano presumibilmente in TRUST come i siti di noti quotidiani o siti correlati all’argomento (visibili nella seconda pagina della SERP).
Se poi entriamo in alcuni di questi siti, come Forbes, The Boston Guardian…notiamo:
- in certi casi l’assenza di qualsivoglia link al sito del brand;
- in altri casi la presenza di un link con nome del brand.
Poco per legare causa (co occorrenze) con effetto (posizionamento)? Forse. Ma i casi rimangono suggestivi e a mio parere confermano se non altro la presenza sul luogo del delitto delle co occorrenze. Presenza non implica colpevolezza, ma il caso non è chiuso.
4 best practices per usare le co occorrenze
Quanto valgono le co occorrenze come fattore di posizionamento? Non è dato saperlo con certezza al momento. Tuttavia, dai casi precedenti possiamo elencare alcune best practices nell’uso delle co occorrenze:
- accertati di inserire le co occorrenze in siti in trust
- accertati di inserire le co occorrenze in siti del tuo medesimo ambito
- accertati di inserire brand e keyword in title tag, heading tags, contenuto
- nel contenuto, metti keyword e brand in prossimità, ovvero vicini
Esempio ideale:
- per la mia agenzia viaggi in Africa, scelgo di inserire la co occorrenza in un sito relativo all’Africa, ai viaggi o un sito in Trust (ad esempio il Corriere della Sera).
- scelto il sito, scrivo un contenuto relativo al tema, inserendo nel title tag, nelle heading tag e nel contenuto keyword + brand.
Come linkare senza link: l’uso corretto della menzione
L’aspetto importante da tenere in considerazione è che Google riconosca univocamente il brand inserito, associandolo all’url del sito anche se non è presente il link.
Mi spiego. Se nel modo 3 di usare la co occorrenza la frase fosse stata:
Se cercate viaggi in Africa, andate su sito dell’agenzia viaggi Amazon
Probabilmente Google avrebbe associato la keyword al brand Amazon e relativo sito, invece che alla nostra agenzia viaggi.
Prima di usare la menzione, è opportuno capire il modo in cui associa univocamente il vostro brand. Per farlo, basta:
- cercare su Google il nome del brand e vedere cosa viene fuori: il primo risultato dovrebbe essere il sito del nostro brand
- trovare altri modi in cui Google associa un termine al nostro brand tramite Google Suggest Tool
- trovare altri modi in cui Google associa un termine al nostro brand tramite le ricerche correlate
A questo punto capiamo che menzionare un brand con accanto una parola chiave ci consente di sostituire l’anchor text con la prossimità della parola chiave al brand menzionato, ovvero:
invece di linkare così:
Se cercate viaggi in Africa,andate su sito dell’agenzia viaggi Africa Mia
“Linkiamo” così:
Se cercate viaggi in Africa,andate su sito dell’agenzia viaggi Africa Mia
L’uso della menzione al posto del link ci può essere utile nei casi in cui
- non possiamo mettere un link
- nel caso delle co occorrenze
Conclusioni
In un periodo in cui l’occupazione principale dei SEO e link builder sembra essere togliere link precedentemente inseriti, co citazioni e co occorrenze possono essere modi di costruire una popolarità online senza l’utilizzo di link e quindi senza penalizzazioni per schemi di link spam.
Tu usi co citazioni e co occorrenze? Hai qualche case history da discutere? Parliamone nei commenti. Se ti è stata utile, condividi questa guida sui social!