Il rel=nofollow influisce sul ranking di un sito web? La risposta più naturale sembrerebbe “no, dato che Google non trasferisce PageRank o anchor text a questi link”.
Ma la risposta definitiva sul peso dei link no follow sul posizionamento potrebbe non essere risolta in modo così semplice, essenzialmente per 4 motivi:
- L’influenza riconosciuta dai social signals, per l’appunto nofollow, sul ranking di un sito web;
- L’influenza riconosciuta delle co-occorrenze, o menzioni, o citazioni, sul ranking di un sito web;
- Le case histories che sembrerebbero avvalorare il sospetto di un influenza del rel=nofollow sul posizionamento di una pagina;
- Le affermazioni ambigue di Google a proposito del no follow;
- L’importanza della presenza di link con rel=nofollow nell’insieme dei backlink in entrata a un sito web post Penguin.
Cerchiamo di capire questi punti.
Google e il rel=nofollow
Alla domanda: “come gestisce Google i link no follow” Matt Cutts risponde:
In general, we don’t follow them. This means that Google does not transfer PageRank or anchor text across these links.
Google sembrerebbe mettere la parola fine in maniera definitiva sulla questione, nonostante con “in general” sembrerebbe non escludere a priori il fatto di trasferire Page Rank o rilevanza dell’anchor text al sto linkato, se non nel caso di Bug.
Il fatto che Google non trasferisca Page Rank o valore dell’anchor text da link no follow implica necessariamente che i link no follow non abbiano una loro funzione nel posizionamento organico nel sito? Sembrerebbe di no.
Il No Follow passa valore e contribuisce al ranking?
Gli esperimenti (un po’ datato) di SocialSEo e David LeonHardt e la discussione su Sphinn sembrerebbero avvalorare i sospetti di un’influenza del no follow sul ranking.
Riporto la conclusione dell’esperimento SocialSEO:
Approximately 5 1/2 to 6 weeks after the nofollow links experiment started we found that, even though our domain names were not keyword relevant and our website content was <10% relevant to the keyword phrases used for our nofollow link building, we still ranked for those keywords after only acquiring nofollow links. (grassetto mio) The assumption by many is that nofollow links will not pass much, if any, link juice or anchor text value. But the nofollow link can still pass relevance (grassetto mio)… and slightly more in my opinion. Google may not “count” the link as a weighted backlink but this doesn’t mean they ignore the anchor text being used or the authoratative status of the website being linked from.
In sostanza, secondo Social SEO:
- i link con il no follow passano rilevanza;
- il fatto che Google non conti il link no follow come link di “peso” non significa che ignori l’anchor text usato e lo status autorevole del sito;
In particolare, su Sphinn il discorso è approfondito in questo modo:
In some cases where there aren’t a whole lot of other ranking signals to use, no-follow links are definitely worth more than Google says.
They may even use them to determine if they can trust the anchor text from true links if it is replicated in nofollow links. So, I am not sure that nofollow links alone can rank a site (I can feel an experiment coming on) as this would mean that google is lying to us all but I think they are certainly part of the bigger picture when it comes to trust of a site and relevance of ranking keywords.
2 ragioni per usare i link no follow nella link building
Ecco due ragioni fondamentali per cui non si dovrebbero trascurare i link con rel no follow in una strategia di link building:
1. Con l’avvento di Penguin, le antenne di Google sono molto sensibili ai profili di link innaturali. Dal momento che è implausibile che un sito riceva il 100% dei link follow, è chiaro che i link no follow danno quel tocco di naturalezza, spontaneità e varietà al profilo di backlink tale da non incorrere nei sospetti di Google;
2. Google sta cercando di determinare quanto un sito è considerato popolare e credibile nella sua nicchia di mercato: i social signals e le co occorrenze sembrerebbero avere questa funzione.
A questo punto un link no follow da una pagina molto rilevante all’argomento del sito da posizionare potrebbe comunque essere conteggiata come prova della popolarità e della reputazione del sito nel proprio ambito.
Co occorrenze (menzioni), social signals e no follow
In realtà, senza andare tanto a cercare, Social Signals e co citazioni sono testimonial autorevoli e accreditati come fattori di ranking che sembrebbero spezzare una lancia a favore dlll’influenza del no follow come criterio di ranking.
- Se Google attribuisce valore alle co occorrenze o menzioni, dove il brand viene citato ma non linkato, perché a fortiori non dovrebbe riconoscere in qualche modo un link no follow?
- Se d’altra parte i social signals sono sempre più accreditati come fattore di ranking e i social signals sono link no follow (seppure non da commenti ma da social media), perché non dovrebberlo essere anche gli altri link no follow?
Il ruolo dei link no follow nel posizionamento organico
A questo punto il problema non sembra più essere “I link no follow passano o non passano Page Rank”: l’obiettivo di Google al momento sembra essere determinare il “TRUST” e la popolarità del sito web nel suo ambito (ovvero nel contest della SERP per cui si vuole posizionare). E per determinarlo cerca di capire se il sito:
- è menzionato e quanto è menzionato nel suo ambito: ovvero se ci sono link, follow e no follow, e co-occorrenze da sito riconosciuti come rilevanti e autorevoli nell’ambito;
- è menzionato nel suo ambito in modo naturale: ovvero usando il Brand, più che la parola chiave.
Da questo punto di vista i link no follow:
- donano un pizzico di naturalezza, spontaneità e varietà al profilo complessivo dei link in entrata a un sito web;
- consentono di svolgere un ruolo analogo ai social signals, ovvero determinare quanto un sito viene discusso nel suo ambito.